Rivista Anarchica Online
Legata ad
un palo
di Giuseppe Galzerano
"Oltraggia due poliziotti e viene
legata al palo": con questo titolo Il giornale di Napoli
del 24 settembre scorso ha dato notizia di un "piccolo"
fatto di cronaca locale, accaduto a Casalvelino (Salerno). Il
resoconto, che si commenta da solo, è firmato dal nostro
compagno Giuseppe Galzerano. Ne riproduciamo ampi stralci.
È
rimasta legata ad un palo della luce sotto lo sguardo sbigottito di
centinaia di automobilisti che transitavano. Protagonisti
dell'incresciosa vicenda sono stati due agenti del distaccamento
della Polstrada di Vallo della Lucania ed una donna, Clara Volpe, 34
anni, titolare della lavanderia "Primavera" di Casalvelino. La negoziante, come ogni mattina, si
stava recando al lavoro alla guida della sua Mini-Innocenti, targata
CS 160515, quando veniva bloccata da una pattuglia della Polstrada
che stazionava all'ingresso del paese.
Gli agenti hanno contestato alla
donna alcune irregolarità: i pneumatici lisci e il mancato
possesso del documento di passaggio di proprietà. Scontata la
contravvenzione con conseguente minaccia del ritiro del libretto di
circolazione. Esasperata, Clara Volpe ha replicato energicamente
profferendo una frase che i poliziotti hanno ritenuto oltraggiosa.
Gli agenti hanno reagito arrestando la donna e legandola con
le manette ai polsi ad un palo, dove è rimasta per circa
un'ora. Nel frattempo la coppia di agenti ha
continuato a svolgere il proprio lavoro di controllo del traffico.
Molti automobilisti hanno notato Clara Volpe piangente e visibilmente
provata dalla mortificazione subita. La donna ha chiesto aiuto a gran
voce ed il primo a soccorrerla è stato l'assessore Gaspare
Ridolfi. Ai due agenti, l'assessore ha
chiesto spiegazioni. "Sono fatti che a lei non interessano. Vada
via" avrebbero risposto i poliziotti. "Ma c'è una donna
legata" ha aggiunto Ridolfi. Non ha ottenuto alcun chiarimento. Sono quindi sopraggiunti gli
architetti Gian Carlo Loffredo e Francesco Denise, titolari di uno
studio la cui finestra affaccia sulla piazza dove è accaduto
l'assurdo episodio. L'architetto Loffredo ha chiesto maggior rispetto
per i diritti umani ed ha fatto notare che era fuori luogo tenere una
donna legata al palo della luce a prescindere dalla sua colpa. Si è
cosi offerto di ospitare Clara Volpe nella sala d'attesa del suo
studio in attesa dell'auto della polizia. Anche lui è stato
minacciato di arresto. Intanto sul posto si è creata una
notevole folla di curiosi. A questo punto si è ritenuto
che dovesse essere prossimo l'arrivo dei carabinieri della stazione
vicina alla piazza, a non più di un minuto di auto. I due
agenti hanno voluto invece attendere che sul posto giungesse l'auto
del commissariato di Vallo della Lucania per trasferire la donna. Finalmente l'auto è arrivata
e Clara Volpe si è potuta sottrarre agli sguardi impietosi di
centinaia di persone. Trasferita al tribunale di Vallo è stata
giudicata per direttissima e condannata dal giudice Mario Iannotti a
quattro mesi e mezzo col beneficio della condizionale. (…)
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